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Editoriale: Roma e Lazio nel segno del 3…il diktat adesso è non mollare.

10 Aprile 2017 3761 140 Nessun commento

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di Guglielmo Timpano

La 31ma giornata di Serie A si chiude nel segno del 3 per le squadre capitoline.

3 punti guadagnati dai giallorossi, 3 punti persi dai biancocelesti.

Se volete leggete IL PAGELLONE GIALLOROSSO di BOLOGNA-ROMA 0-3 a cura di Flavio Maria Tassotti e IL PAGELLONE BIANCOCELESTE di LAZIO-NAPOLI 0-3 a cura di Emiliano Donati, entrambi della Redazione di Gioco Pericoloso.

3 gol segnati in trasferta dai giallorossi contro il Bologna, 3 gol subiti in casa dai biancocelesti contro il Napoli.

3 punti in più di vantaggio in classifica per la Roma sulla Lazio, che adesso si ritrova a -11 dal secondo posto dei giallorossi e, cosa ancor peggiore, a -7 dal terzo posto del Napoli: un passivo che sale a quota 8 punti se si tiene conto dello scontro diretto a favore dei partenopei in campionato, tanto che nelle ultime 7 partite la Lazio dovrebbe portare a casa 8 punti più del Napoli per guadagnare la Champions.

I verdetti Champions, in un campionato che sembra da tempo aver archiviato la lotta Scudetto a vantaggio della corazzata Juventus, sembrano già espressi: resta il dubbio finale, un pò di sale sulla coda di un torneo scontato, per capire se l’accesso diretto alla massima competizione continentale per club sarà della Roma o del Napoli.

I giallorossi hanno il vantaggio di 4 punti sui partenopei e possono contare sugli scontri diretti favorevoli, in virtù del 3-1 ottenuto al San Paolo non rimontato del tutto dal 2-1 ottenuto da Mertens e compagni all’Olimpico nella settimana del “trittico maledetto” composto da Lazio-Napoli-Lione.

Torniamo al numero 3, croce e delizia, gioie e dolori ad oggi della Roma di Spalletti: quelle 3 sconfitte consecutive tra derby d’andata di Coppa Italia e Ottavi d’Andata di Europa League, inframezzati dallo scivolone interno in Campionato contro il Napoli, rappresentano il momento più basso della stagione della Roma e il punto di svolta (in negativo) della stessa.

A conti fatti i cugini biancocelesti potrebbero, a ragione, appuntarsi al petto la medaglia di aver mandato all’aria la stagione della Roma: Spalletti & Co arrivarono infatti a quel derby d’andata di Coppa Italia forti delle consapevolezze ottenute nella trionfale trasferta di San Siro contro l’Inter ed uscirono con le ossa rotte, la qualificazione alla Finale più che compromessa e strascichi polemici e scorie radioattive che non riuscirono a smaltire in Campionato e in Europa League nelle successive due gare.

Adesso per la Roma è il momento di non mollare e continuare a lottare fino alla fine. Certo il motto “Non mollare mai” richiama un coro reso celebre dai tifosi biancocelesti e il motto “Fino alla fine” è di riconosciuta matrice bianconera…tuttavia non è tempo di sofismi dialettici e disquisizioni etimologiche, la Roma non può concedersi il lusso di staccare la spina perchè la sua rincorsa alla Juventus inizia adesso.

Non parliamo di questo campionato, che sembra andato. Ma del prossimo. Chiudere a -5 o a -15 fa tutta la differenza del mondo. E’ un fatto di mentalità e di distanze. Oltre che della necessità di guardarsi le spalle dal Napoli. La Roma deve giocare con la stessa mentalità sfoggiata nel derby di ritorno di Coppa Italia quando, a qualificazione già andata e con tutti i buoi già abbondantemente scappati dalla stalla i giallorossi hanno evitato la disfatta, non hanno sciolto anzitempo le righe anzi, compattandosi, hanno portato a casa una vittoria, sia pur di Pirro.

Il discorso vale anche per la Lazio: l’Europa League è vicina e la Champions è lontana, la tentazione di staccare la spina in Campionato per concentrarsi sul concreto obiettivo di vincere la Coppa italia è grande. Il punto è che nello sport in generale, e per le squadre di calcio in particolare, non esiste un “interruttore” della luce, che si può accendere e spegnere in qualsiasi momento a proprio piacimento per risparmiare energia. Se stacchi la spina, se spegni l’interruttore, non risparmi energie per la Finale ma perdi semplicemente l’attitudine a lottare su tutti i palloni e a giocare tutte le partite come se dall’esito delle stesse dipendesse la tua stessa vita. L’unica via possibile per essere competitivi contro la Juventus a giugno è rimanere competitivi, sul pezzo, ad aprile e maggio in Campionato. Indipendentemente dalla classifica.

Compattarsi oggi per vincere domani. Questo deve essere il diktat in casa Roma e Lazio: per evitare di fare la fine di Garcia che, mollati gli ormeggi nel finale di una stagione combattuta punto a punto con la solita Juventus, si è trovato una barca ALLA DERIVA la stagione successiva.

Mentalità. In fondo la Parola chiave è sempre e solo quella…

 

Ci vediamo giovedì, h 21.00-23.00, su Teleroma 56: come sempre in Gioco Pericoloso.

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